Posizione corrente:

Home > Cosa facciamo > Premi Lions > Premio 1995 – Alberto Ablondi

Premio 1995 – Alberto Ablondi


Alberto Ablondi (1924-2010) svolse il suo ministero come vescovo ausiliare di Livorno ed amministratore apostolico di Massa Marittima. Il 26 settembre 1970 diventò vescovo di Livorno. Da vescovo di Livorno divenne il precursore del dialogo con le altre religioni, e manifestò la sua vocazione ecumenica con uno speciale rapporto con la comunità ebraica per rimuovere diffidenze e silenzi. Simbolo di questo riavvicinamento fu l’amicizia con il rabbino Elio Toaff, con il quale era unito a una numerosa comunità ebraica e a numerose presenze dell’universo musulmano. Nel 1978 fu tra i cosiddetti “vescovi-coraggio” che, durante il rapimento Moro si offrirono, senza successo, alle Brigate Rosse per essere presi in ostaggio al posto dello statista. Nel 1979 ebbe la prima esperienza in campo ecclesiale durante il Consiglio Europeo dell’Associazione Biblica universale. Nel 1990 fu nominato membro del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Dal 1993 gli venne affiancato come vescovo ausiliare Vincenzo Savio, che aveva già avuto come braccio destro durante il sinodo diocesano. Nello stesso anno partì l’idea del dialogo con i giovani che non consisteva più nel “fargli la predica”, ma nello starli ad ascoltare. I risultati di questo confronto li pubblicò nel libro No, una predica no!, Borla 1994. In quello stesso anno fu dichiarato anche cittadino onorario di Livorno. Nel 1995 venne eletto numero due dei vescovi italiani (lo rimarrà fino al 2000) e il 26 novembre 1999 annunciò la lettera di dimissione in anticipo sulla scadenza dei 75 anni, secondo il diritto canonico. Il 9 dicembre 2000 arrivò l’annuncio ufficiale e dopo trent’anni lasciò l’ufficio di vescovo di Livorno: con le lacrime agli occhi lesse ai livornesi il messaggio di congedo e disse che sarebbe rimasto sempre con loro.