Convegno sulla Ludopatia
Data di termine: 15.05.2015
87 miliardi di € per meno di 8 di introiti statali all’anno solo dalle slot-machine, 800.000 possibili giocatori patologici e poche, pochissime difese o presidi giuridico-sanitari. Queste, in sintesi, le conclusioni venerdì 15 maggio alla Camera di Commercio. E se la prima slot (Liberty Bell dell’americano Charles Fey) risale al 1895, la 1° lotteria statale è del 1566 (Elisabetta I° dì’Inghilterra), la 1° casa da gioco statale del 1638 (Venezia), il 1° Casinò del 1814 (USA) ed il 1° Lotto italiano del 1863: da tempo, cioè, esiste il gioco d’azzardo legalizzato. Da poco, invece, è emersa la patologia della dipendenza da esso. L’intervento di Ezio Chioini (progetto Mettiamoci in gioco) ne ha fornito le sintesi quantitative. Claudia Carmassi (Ricercatrice psichiatrica universitaria a Pisa, consorte Cecchetti e presidente LC Lucca Host 2016-17) ne ha spiegato le basi neurobiologiche come risultano al momento. Silvio Presta (Psichiatra) ne ha approfondito i possibili aspetti clinici e l’assenza di sicuri supporti farmaceutici. Walter Maccioni (presidente Ordine Avvocati di Livorno) ne ha illustrato i pochi strumenti giuridici, fra cui l’Amministratore di Sostegno del 2004), di difesa. Le conclusioni, dopo l’intervento di un diretto interessato perché giocatore patologico confesso che ha parlato della terapia di gruppo che sta seguendo, a Patrizia Lensi la quale, riprendendo l’apertura di Gianluca Giovannini, ha incorniciato l’evento in ottica Lionistica.