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Conclusione messa a norma Chiesa Olandesi


Data di termine: 10.04.2016


Correvano gli anni ’90 quando fu costituito il primo Comitato dei Lions per il recupero di un bene architettonico cittadino (dal 1993 al 1996, per l’esattezza) ed allora l’obiettivo era sull’Oratorio di San Ranieri: vent’anni dopo il secondo Comitato ha raggiunto il suo primo obiettivo sulla Chiesa degli Olandesi. L’ufficializzazione della conclusione dei relativi lavori nella Sala Mascagni al Teatro Goldoni sabato 9 aprile ha riscosso un’enorme eco sui media: da (addirittura) RAI 3 a Telegranducato, che vi ha dedicato numerose uscite, dalla Nazione al Tirreno che ne ha resocontato con due pagine intere l’immediato giorno successivo. Alla conferenza di conclusione dei lavori di messa a norma al Goldoni era folta la cittadinanza e la rappresentanza delle autorità: Comune (assessore Fasulo), FAI (delegata livornese Sassetti, ex LEO), Intesa-San Paolo (Turio), Soprintendenza (Lorenzi).

Tutto era partito nel 2010 coll’ideadella Commissione Service (Galletta, Baracchino e Giovannini) ed era stata concretizzata da Antonio Heusch che aveva formato il comitato I Lions per il restauro del tempio della Congregazione olandese Alemanna di Livorno con Becherini, Cappalli, Giovannini, Murziani, Butta, Greco e Vitalizi nonché  l’Associazione Livorno delle Nazioni. Questo comitato aveva per scopo la messa in sicurezza, il restauro e la riapertura all’uso della collettività cittadina di un monumento che versava in stato di abbandono nonostante il suo valore storico, artistico ed anche simbolico quale segno tangibile di Livorno per secoli centro di cosmopolitismo e tolleranza.

Gli atti concreti erano giunti quasi subito: ottenimento dalla Soprintendenza Beni Ambientali Storici Architettonici del Decreto di Notifica del Bene a suo vincolo per eventuali contributi pubblici; coinvolgimento media attraverso numerosi articoli sul “Tirreno” ed altri organi di informazione anche esteri (in particolare Olandesi, grazie al contributo di due giornalisti venuti apposta a Livorno); progetto esecutivo; raccolta di 23.685 firme (1° posto in Toscana e 9°  in  Italia, ma 1°  per firme dall’estero) nell’ambito della 6°  edizione dell’iniziativa “I luoghi del Cuore” organizzata dal FAI nel 2012 colla conseguente ricezione di 25.000€ da parte di Banca Intesa; assegnazione di 80.000 euro dal Comune di Livorno a seguito della partecipazione ad un apposito bando. Poi, grazie ai fondi ottenuti, i lavori, partiti nel 2013 sulla base del supporto professionale dei soci Heusch, Butta, Greco e Cappalli (progettazione di massima, capitolati e relazioni tecniche), Scalabrella (contabilizzazione e bilancio), Giovannini, Braun e Vitalizi (gestione atti notarili e legali e relazioni storiche).

Collo smantellamento delle impalcature sono anche stati resi disponibili l’atrio e la Sala del Concistoro (visitabili su richiesta) che, in occasione della conferenza di resocontazione, hanno ospitato l’esibizione dei Maestri Massimo Signorini e Marco Vanni con musiche antiche fra cui anche del Pastore Luterano Schultesius (Johan Paul, 1748-1816), che operò a Livorno.